Lo sviluppo degli Atenei Telematici

A partire dal decreto ministeriale del 17 aprile 2003 sono stati istituiti in Italia gli atenei telematici. Sono strutture universitarie private riconosciute dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che si vanno a sovrapporre agli atenei statali nella proposizione di corsi di laurea riconosciuti in termini di legge.
In questi 10 anni gli atenei telematici si sono moltiplicati su tutto il territorio nazionale; sono nate università online a Milano, a Roma ma anche al Sud Italia con un totale di circa 40 mila iscritti, quasi un decimo del totale degli studenti che ogni anno escono dalle scuole superiori italiane.
In realtà però, diversamente da quanto avviene con gli atenei tradizionali, la collocazione geografica di una università telematica non rappresenta un limite per nessuno. La caratteristica di questi atenei online è infatti quella di consentire ai propri studenti di seguire tutte le lezioni anche da casa.
Come? Grazie all’e-learning. Nella pratica accade che i docenti delle università telematiche, oltre a tenere le normali lezioni in aula, registrano i loro corsi e li mettono a disposizione in formato streaming su internet.
In questo modo lo studente, che per inciso potrebbe trovarsi tanto nella stessa città quanto dall’altra parte dello Stivale, non deve fare altro che collegarsi con le sue credenziali al sito dell’università e guardarsi i video delle lezioni in streaming.
In caso di dubbi può contattare, sempre online, il docente di riferimento del corso per chiarimenti e domande.
Agli studenti viene richiesto di recarsi fisicamente in facoltà solo per sostenere gli esami; ma anche in questo caso le università telematiche cercando di venire incontro alle necessità dei discenti.
Se infatti si vive in una città lontana da quella in cui è presente la facoltà, è possibile in alcuni casi richiedere di sostenere l’esame nella sede di istituti convenzionati con l’università telematiche, ma più vicini al domicilio dello studente.

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