Siae più vicina ai giovani con l’arrivo di Filippo Sugar

Siae è anche per i giovani e, da sempre, sostiene la creatività giovanile.
E’, infatti, dal 1° gennaio di quest’anno che la Società degli autori ed editori si fa gratuita quando l’iscritto ha un’età compresa tra i 18 ed i 31 anni. Un sostegno, dunque, a favore della gioventù perché sia incentivata a muovere i propri passi nel mondo dell’imprenditoria, dando vita a start-up nel settore editoriale, ma non solo.
Siae, oltre alla promozione delle attività iniziate dai più giovani, si propone di esercitare il suo dovere di tutela dei diritti legati alle opere dei propri associati e di sollecitare il rispetto delle leggi contro ogni forma di pirateria.
Tra i primi progetti dedicati ai giovani, si è distinto IT- Independent Theatre, che ha visto Siae muoversi all’interno di una convenzione siglata con il Comune di Milano per Expo. Filippo Sugar, 43 anni, neo presidente di Siae ha sostenuto questa iniziativa perché profondamente rispondente ai target di Siae. IT-Independent Theatre, infatti, ha accolto, dal 15 al 17 maggio presso la Fabbrica del Vapore, parecchi autori ed artisti indipendenti milanesi e gruppi teatrali, trasformando questo evento in una vetrina per il grande pubblico. Un’occasione anche per Siae di spiegare a tutti quanto sia fondamentale il diritto d’autore e perché debba essere tutelato. Esso, infatti, non è una tassa, come sottolinea spesso Filippo Sugar, ma il giusto compenso dello sforzo creativo. E’ molto importante che sia preservato uno spazio in cui gli autori siano liberi di lavorare anche nel mondo odierno che ha subito parecchie modifiche dovute all’avvento del digitale che deve essere meglio regolamentato perché diventi vera opportunità di business per tutte le parti in gioco.
Importante anche il fatto che IT- Independent Theatre rientri tra gli eventi di Expo 2015 perché l’Esposizione Universale è una occasione davvero unica di valorizzazione della cultura del nostro paese. Quindi, non solo cibo, ma anche arte che crea contenuti che meritano di essere diffusi a livello globale.
Perché Siae riesca a navigare nel mondo musicale di oggi, però, si dovrà intraprendere un cammino di innovazione e cambiamento. Secondo Sugar, i prossimi due anni saranno importanti per dare un nuovo volto alla Società, a cominciare dal nuovo sito che, subito dopo l’estate, riecheggerà le nuove modalità di comunicazione, più semplici e fluide, che Siae adotterà con i propri associati e con coloro che ne vorranno utilizzare le opere.
D’altro canto, nessuno meglio di Filippo Sugar può sapere di cosa Siae abbia bisogno. Fortemente voluto dalla Società con una decisa maggioranza, il neo presidente naviga nel settore musicale ed editoriale da oltre un ventennio. Al vertice del gruppo di famiglia dal 1997, Sugar ritiene che Siae debba rimettersi al passo con i tempi del digitale che ha stravolto il mercato, creando parecchie opportunità di business, ma anche distorsioni dello stesso quali la pirateria. Se il mercato non paga i diritti d’autore, il settore non potrà più continuare a produrre contenuti e Siae a tutelarli portando la cultura italiana in ogni angolo del mondo. E allora, cosa ne sarà del Bel paese?

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