I giovani e la “dipendenza” dai cellulari

Gli italiani si confermano come il popolo che più di ogni altro è letteralmente “dipendente” dagli smartphone, una dipendenza questa che interessa soprattutto i più giovani. Da alcune ricerche recentemente condotte è infatti emerso che ben il 60% dei giovani sarebbe impossibilitato ad uscire di casa senza avere il cellulare con sé, mentre il 73% dichiara di non considerare il proprio smartphone come un semplice telefono.
I numeri appena esposti non dovrebbero però sorprendere più di tanto, visto che ormai gli smartphone hanno avuto una diffusione capillare e sono utilizzati per svolgere qualunque tipo di attività; non ci si limita più a telefonarsi, a scambiarsi messaggi, ma si usano i cellulari per scattare e condividere foto, per chatatre con gli amici, per navigare in Rete e così via.
Sempre più tecnologici e avanzati, gli smartphone stanno sostituendo i tradizionali pc; non è quindi un caso che ben il 73% degli italiani consideri il proprio smartphone come un mini-computer portatile, con l’enorme vantaggio di averlo sempre con sé e di poterlo portare praticamente ovunque.
A “soffrire” di questa dipendenza da smartphone sono soprattutto i più giovani, sempre alla ricerca del modello più avanzato e tecnologico. A dimostrare ulteriormente il successo di questo oggetto tecnologico sono le vendite; i prezzi dei cellulari e degli smartphone continuano a salire e raggiungono in molti casi vette impensabili, ma questo non sembra bloccare la brama dell’acquisto.
Spulciando meglio le abitudini degli italiani si scopre che il cellulare viene utilizzato molto per navigare in rete, visitare i social network e tenersi in contatto con amici e parenti, ma sembra che se ne faccia ancora un uso molto limitato per quanto concerne la lettura di giornali e libri; la ragione di questa tendenza si rintraccia probabilmente nel fatto che la lettura risulta ancora troppo scomoda.
A stupire è invece il fatto che, nonostante la dimestichezza con questo strumento, pochi ne sfruttano appieno le potenzialità. Ad esempio solo il 40% conosce davvero le potenzialità del proprio apparecchio, mentre la maggior parte fa un uso limitato di tutte le funzioni degli smartphone e soprattutto delle app. Uno dei dati più sorprendenti è rappresentato dal fatto che i giovani fino a 24 anni vedono il proprio smartphone come una parte di sé, apprezzandone soprattutto le funzioni legate alla socialità.

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