Sempre più gente sceglie, per i suoi piccoli spostamenti quotidiani, l’utilizzo di un mezzo che possa essere economico e al contempo rispettoso dell’ambiente. L’attenzione rivolta alle auto elettriche, sul mercato da anni, sembra essersi spostata adesso con la stessa intensità verso gli scooter elettrici. Si tratta di una soluzione low cost e comoda per muoversi in città e nei piccoli centri, con una spesa iniziale che va dai 2000 euro in su. Gli scooter elettrici dunque hanno conquistato anche gli italiani, sempre più intenzionati ad abbattere – con i tempi che corrono – le spese fisse. Il prezzo della benzina alle stelle ha sicuramente influito sulla scelta dei nuovi “green bikers”, e l’ambiente non ha potuto che goderne a pieno. Ma vediamo come funziona un motorino elettrico. Lo scooter differisce da un motorino tradizionale nell’alimentazione, per cui al posto del serbatoio è dotato di una batteria elettrica al litio o al silicio, che attraverso la modalità plug-in permette la sua ricarica in modo molto semplice: basta collegarla con un apposito cavo ad una presa di corrente da 220 Volts. Quest’ultima si trova in tutte le case, così come nei garage o negozi, per cui potrete ricaricare il vostro scooter elettrico esattamente come si fa con un cellulare. Per raggiungere il massimo della carica, va tenuto attaccato alla presa dalle 6 alle 8 ore, dopodiché avrà un’autonomia di 50-70 km. A differenza di un normale scooter però, quello elettrico ha una velocità media di 45 km/h, ma un grande vantaggio è che il costo di ogni ricarica della batteria è di circa 30 – 40 centesimi. Inoltre, con appena 1 euro di corrente elettrica, potrete percorrere circa 100-150 km. Infine, gli scooter elettrici, oltre a non immettere nessuna sostanza inquinante nell’aria, non producono neanche inquinamento acustico, essendo dei mezzi assolutamente silenziosi.