Mantenere l’equilibrio di un rapporto di coppia è molto difficile. Sono infatti numerosi i fattori che intervengono per metterne a rischio la serenità. Non a caso, sono tante le persone che sospettano un tradimento da parte del partner. Nel momento in cui comincia a farsi strada questo pensiero, si è tutto tranne che sereni.
Vivere il dubbio sopra citato, infatti, vuol dire, in concreto, mettere in dubbio le principali certezze della propria vita. In questi frangenti, si fa strada l’impulsività, che porta a pensare di poter procedere da soli con l’indagine atta ad accertare l’effettiva condotta fedifraga della persona amata.
Procedere in questo modo vuol dire commettere un grave errore. Quali sono i rischi delle indagini fai da te in caso di sospetto tradimento da parte del partner? Scopriamoli assieme nelle prossime righe.
- Rischi emotivi
Quando si sospetta un tradimento da parte del partner, si è tutto tranne che lucidi. Mettersi a indagare personalmente può portare a vivere dei turbamenti emotivi ancora più profondi e, magari, a vedere come una condotta fedifraga un atteggiamento che non lede in alcun modo il vincolo sentimentale. Il pensiero di mettersi a fare appostamenti fuori dall’ufficio della propria dolce metà deve quindi essere eliminato dalla mente.
Un consiglio molto utile prevede invece il fatto di rivolgersi a uno psicologo per iniziare a elaborare il dubbio e a mettere in primo piano le proprie difficoltà nella relazione, così da iniziare a affrontarle in maniera razionale e a prepararsi a cambiamenti anche drastici (p.e. la decisione di porre fine al rapporto e di ricominciare da zero).
- Rischi legali
Molte persone che hanno il sospetto di un tradimento da parte del partner optano per il fai da te con l’idea di riuscire, in questo modo, a risparmiare soldi. Danno una cifra simbolica a un parente a un amico se proprio devono e aspettano il responso.
Agendo in questo modo, si corrono diversi rischi legali. Tra questi, rientra la possibilità di essere accusati di stalking. La giurisprudenza degli ultimi anni – i cui dettagli sono stati più volte riportati dai media – ci ricorda che, per esempio, si può essere accusati di stalking se si mette una microcamera in casa per spiare il partner.
Cosa dire, invece, delle situazioni in cui, indagando in maniera autonoma, ci si attrezza per intercettare le conversazioni telefoniche del proprio partner? In questi frangenti, se si viene scoperti si incorre nel reato di interferenze illecite nella vita privata (no, il fatto di essere sposati, di convivere ufficialmente o di avere dei figli in comune non autorizza a spiare le conversazioni del partner).
Chiaro è che chiunque vuole evitare il rischio di trovarsi in queste situazioni (una fedina penale sporca è tutto tranne che piacevole, anche per la serenità lavorativa). Ecco perché è il caso di rivolgersi a un investigatore privato.
Il professionista in questione, in possesso di tutte le autorizzazioni previste dalla legge per svolgere le indagini, parte con un sopralluogo e, nelle fasi successive, concretizza l’indagine rimanendo sempre nei binari della legge. Questo vuol dire, come sopra specificato, che non effettua riprese audio o video in luoghi privati, siano essi abitazioni od uffici.
Un aspetto sul quale vale la pena soffermarsi riguarda il fatto che il lavoro dell’investigatore privato non si limita all’accertamento della condotta fedifraga. Essenziale è che arrivi anche a stabilire un nesso causale tra quest’ultima e l’insorgere di difficoltà nella convivenza.
Chi pensa che la spesa sia eccessiva, dovrebbe fermarsi un attimo a pensare a un aspetto: le prove raccolte dall’investigatore privato sono le uniche a poter essere utilizzate in sede giudiziale. Questo significa che sono efficaci ai fini della richiesta di addebito della separazione o di danni morali al partner fedifrago.