Giugno 5, 2023

Rendita catastale e Tasi: si cerca l’accordo a Milano

 

Il Comune di Milano ha ritardato nel presentare le aliquote da applicare alla rendita catastale per il calcolo della Tasi a causa di ben quattrocento emendamenti presentati dall’opposizione nel tentativo di venire incontro ai cittadini.

L’opposizione ha ridotto i propri emendamenti a cinquanta e la giunta ha deciso di ridurre gli emendamenti stessi a dieci promettendo di approvarli tutti, senza ulteriori discussioni per chi dovrà pagare in base alla rendita catastale applicata al proprio appartamento.

L’aliquota della Tasi milanese è la più alta possibile, ovvero lo 0,8 per mille a partire dalle seconde case e dagli immobili considerati di lusso, anche se non prima casa. Restano così a disposizione del Comune 75 milioni di Euro e gli esponenti politici non riuscivano a mettersi d’accordo sul loro utilizzo.

Consultando la rendita catastale online, alcuni chiedevano una tassa più leggera grazie alle detrazioni, mentre altri chiedevano di aumentare il numero dei cittadini esentati dal pagamento della Tasi.

Anche sulle detrazioni applicate non c’era alcun accordo. Per la Lega, era giusto che, a parità di rendita catastale, pagassero di meno la Tasi i cittadini che denunciavano un appartamento prima abusivo, oppure chi aveva subìto danni seri nella propria attività, o a chi aveva un massimo di due figli a carico.

Diversa la proposta di Forza Italia: l’incentivo andava dato a chi aveva una seconda casa, ma in cui abitava un parente (figlio o genitore). Secondo la legge, senza le disposizioni comunali, l’immobile così utilizzato doveva essere classificato come seconda casa, quindi si sarebbe dovuta utilizzare la rendita catastale per il calcolo della Tasi.

La contro-proposta era, invece, quella di utilizzare le detrazioni per evitare il pagamento della Tasi alle famiglie che si trovavano più in difficoltà. In questo modo, gli esentati di Milano passavano da 4200 a 22mila abitanti. Un risultato non da poco, se si pensa che si rinuncia all’acquisto di un immobile costoso proprio per evitare l’incidenza della rendita catastale sulla Tasi.

Le detrazioni consentirebbero a chi ha un immobile con rendita catastale inferiore a 700 Euro di non pagare la Tasi. Insomma, le strade sono tante e mettersi di comune accordo non sarà una passeggiata.

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