Giovani e prima casa: un argomento sempre scottante. Dopo anni di coinquilini improbabili, stanze proibitive e andirivieni da casa di mamma e papà, per molti avere una propria tana – che sia un nido d’amore o un rifugio per single – comincia ad essere una necessità.
Il momento non è però dei più rosei per fare il grande passo, abbandonare stanze e affitti e accendere un muto: precariato e crisi economica sono degli ostacoli che minano l’indipendenza dei giovani italiani.
Proprio per far fronte a questa emergenza sociale, nel 2010 è stato attivato a livello governativo il Fondo per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa, dedicato alle giovani coppie decise ad acquistare il loro primo immobile. Negli ultimi mesi sono state apportate ulteriori modifiche al testo iniziale della legge permettendo l’accesso al fondo a coloro che sono impiegati con un lavoro atipico. La nuova normativa prevede inoltre che l’indicatore ISEE del nucleo non superi i 35 mila euro, che l’appartamento non sia più grande di 95 mq e che le banche che concedono il mutuo non possano richiedere ulteriori garanzie alla coppia se non di tipo assicurativo.
Lato compravendita c’è un’altra bella notizia: il rovescio della medaglia della crisi è che i prezzi continuano a calare, anche nelle grandi città come Roma Milano e Firenze; basta visitare un sito di compravendita immobiliare, come ad esempio quello di Gruppo Toscano, e rendersi conto del ribasso per costo/metro quadro. Roma in particolare, pur restando la più cara, è quella che ha registrato il ribasso più sostanzioso; i quartieri dove conviene comprare casa? Montesacro, Cassia/Flaminia e Appia Antica sono circa al -10%, Centro Storico e Parioli -11% e i più economici Nomentano e San Lorenzo al -13%.
Lato mutui invece il tasto resta dolente: le banche si sono mostrate da subito fredde riguardo all’istituzione dell’agevolazione statale, ed infatti a parte pochi esempi virtuosi come Mutuo Smeraldo – Fondo per la casa di Banca Sella, non sono molte le offerte che permettono di accedere al Fondo di garanzia per l’accesso al credito con condizioni agevolate.